Decameron 2.0: l’opera di Boccaccio ai tempi del coronavirus
Gli alberi fioriti annunciano una primavera precoce, ma è una primavera insolitamente silenziosa. E’ la Primavera ai tempi del Coronavirus. Non ci sono prove, né riunioni, né montaggi, tutto quel lavoro che per mesi riempie il tempo libero dei borghi umbri, con gli artigiani, i musici, gli attori improvvisati, i cuochi, i registi, i cerimonieri, i saltimbanchi… Le Rievocazoni sospese, cristallizzate, come colpite da una triste maledizione. Ma i revocatori dell’Umbria non ci stanno, e pur restando nelle loro case si mettono insieme in rete e decidono che le “le Rievocazioni storiche dell’Umbria non si fermano”. L’idea, semplice e geniale, parte da Bevagna, dove batte forte il cuore delle Gaite e si propaga in tutto il territorio regionale, da Narni a Gualdo, da Assisi a Foligno.
Nasce così “il decameron 2.0” che attraverso il web offrirà la lettura delle 100 novelle del Decameron, 10 giorni, 1 novella ogni ora. Partecipano registi, musici, poeti, attori, direttori artistici, storici, artigiani, popolani di tante feste, per questa volta insieme per dire con una voce sola “le rievocazioni storiche dell’Umbria non si fermano”!
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